Il tema acqua trattato nella 27° edizione della Giornata Mondiale della Guida Turistica.
Sabato 20 e domenica 21 febbraio si è svolta la ormai consueta manifestazione delle celebrazioni della 27° Giornata Mondiale della Guida Turistica. Tale manifestazione è stata istituita dalla World Federation of Tourist Guide Associations ed in collaborazione con l’Associazione Nazionale Guide Turistiche (ANGT), per promuovere e far conoscere la professione di guida turistica.
Nel 2016, così come nel 2015, tale manifestazione è approdata anche nel vercellese grazie alla collaborazione tra guide abilitate vercellesi, Federagit Piemonte, Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia e Strada del Riso Piemontese di Qualità, in occasione della ricorrenza dei 150 anni del Canale Cavour, inaugurato il 12 aprile 1866.
In un fine settimana di sole e anticipazioni di primavera, molti visitatori hanno potuto ammirare, gratuitamente, alcune peculiarità del territorio.
Il filo conduttore della manifestazione, edizione 2016, è stata l’acqua, un patrimonio da conservare, gestire e tutelare, in un territorio, come quello del Vercellese, in cui l’acqua stessa è regina. Natura e uomini a stretto contatto: ecosistema irriguo e agricoltura. Acqua e riso. Grandi uomini e grandi opere che già dal XV secolo hanno contribuito a creare e ad implementare uno dei sistemi irrigui più efficienti mai progettati.
Sabato pomeriggio ha aperto le porte lo storico palazzo Pasta, a Vercelli, sede dell’Associazione d’Irrigazione Ovest Sesia, in cui è stato possibile conoscere da vicino la storia del sistema irriguo vercellese e dell’Associazione, fortemente voluta da Camillo Cavour per la gestione, direttamente da parte dagli utilizzatori finali, delle acque necessarie all’agricoltura. Il fine settimana si è concluso domenica pomeriggio con la visita all’imbocco del Canale Cavour, a Chivasso. Arteria irrigua principale, costruita in soli 2 anni e 10 mesi da 14.000 uomini che hanno lavorato unicamente con la forza delle braccia.
Proprio nel 2016 il canale ha compiuto 150 anni, con i manufatti e le strutture principali ancora perfettamente integre.
L’edificio di imbocco del Canale è stato aperto al pubblico e i visitatori hanno potuto conoscere la tecnica di derivazione delle acque dal fiume Po e ogni curiosità legata alla costruzione di quest’opera faraonica.
Perché di opera faraonica si tratta, per l’epoca e il periodo: lungo circa 85 km, il canale oltrepassa quattro fiumi e si inabissa sotto ad altrettanti quattro.
Molti visitatori, nelle due giornate, hanno partecipato a tale evento, un grande successo: circa 140 persone, adulti e bambini!
In fondo si è parlato di acqua, di uomini, di potere e di politica, appena dopo l’Unità d’Italia. Si è parlato di storia, della nostra storia, dei ricordi del secondo dopoguerra, delle memorie e del patrimonio culturale di un territorio unico dove la natura e l’azione dell’uomo si incontrano e convivono pacificamente. Si è parlato del nostro territorio.